who am I?
.the Griffon
Secondo la testimonianza diretta di Piero Rivolta, figlio di Renzo:
"Non ricordo esattamente in quale occasione, ma un giorno Nuccio Bertone, mio padre e io eravamo seduti nel salone della nostra villa a Bresso, con le finestre aperte sul parco che divideva la nostra residenza dallo stabilimento. Il nostro ospite, il famoso designer e costruttore di automobili, sempre molto attento al dettaglio, aveva notato, dipinte sul soffitto a volta della stanza, le figure di quattro grifoni.
Mio padre spiegò il simbolismo di questo animale mitologico e ciò che lo legava alla storia della famiglia. Il grifone, con la testa d’aquila e il corpo di un leone alato, rappresenta potere e perfezione, perché unisce in sé le due creature più maestose del cielo e della terra. Significa anche protezione, messa in atto senza paura e con precisione.
Forse l’immagine dell’aquila possente, che è anche il simbolo dell’America, era una specie di premonizione, visto che, a fine anni 70, mi sono trasferito là e sono diventato cittadino degli Stati Uniti”. Tempo dopo, parlando delle due posti che ISO Rivolta e Bertone avevano deciso di lanciare insieme, Nuccio Bertone suggerì il nome 'Grifo' e mostrò un bozzetto del logo da applicare alle auto. Tutti accettarono con entusiasmo.
Il simbolismo del grifone riflette la filosofia di generazioni della famiglia Rivolta-Barberi, che affrontarono sfide sempre nuove senza alcun timore, fino alla realizzazione di mezzi di trasporto innovativi, dagli scooter all’Isetta alle automobili ISO Rivolta.
Inizialmente, il grifone venne usato soltanto sulla linea sportiva delle due posti, poi, con l’introduzione di un nuovo logo, il suo utilizzo fu esteso su tutte le auto. L’emblema ritraeva il grifone su uno sfondo bianco con una striscia rossa e una verde, riproducendo la bandiera italiana. Era stato disegnato dalla moglie di Piero, Rachele, che tutti chiamavano affezionatamente Lele (così infatti fu battezzato in suo onore il modello uscito nel 1969). Successivamente, Rachele mise di nuovo mano al logo, rendendo la figura del grifone molto più chiara e marcata, con le ali che ricordavano un ingranaggio
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.the Griffon
Secondo la testimonianza diretta di Piero Rivolta, figlio di Renzo:
"Non ricordo esattamente in quale occasione, ma un giorno Nuccio Bertone, mio padre e io eravamo seduti nel salone della nostra villa a Bresso, con le finestre aperte sul parco che divideva la nostra residenza dallo stabilimento. Il nostro ospite, il famoso designer e costruttore di automobili, sempre molto attento al dettaglio, aveva notato, dipinte sul soffitto a volta della stanza, le figure di quattro grifoni.
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Renzo Rivolta nacque a Desio, un centro della Brianza, a nord di Milano, in una famiglia di industriali, molto rispettata e attiva nella comunità locale.
Nel 1936, Renzo sposò Marion Barberi, proveniente da una famiglia di imprenditori torinesi, conosciuta e stimata per la grande tradizione culturale e artistica. Renzo e Marion condividevano una grande passione per la natura e per le cose belle – secondo loro, bastava sapere dove guardare e dedicarsi alla loro scoperta.
L’attività della famiglia Rivolta era imperniata sulla fresatura del legno e sui prodotti di derivazione. Per questo motivo, Renzo aveva imparato ad amare in modo particolare gli alberi, che piantava dappertutto. Ma era anche appassionato di velocità e di mezzi meccanici: proprio dalla sua passione per i motori nacque la scintilla che diede vita all’ISO Rivolta e all’avventura di Renzo e di suo figlio Piero.
Nel 1939, Renzo acquisì una piccola azienda, la Isothermos, che produceva frigoriferi e caloriferi. Poco dopo, trasferì la famiglia e gli affari a Bresso, in una villa del XVIII secolo situata su un vasto terreno ai confini di Milano. Renzo e Marion si dedicarono amorevolmente al restauro del palazzo storico, oggi conosciuto come Villa Rivolta. Nei terreni della villa, furono piantati innumerevoli alberi dando vita a un parco lussureggiante, più tardi intitolato Parco Pubblico Renzo Rivolta, nei pressi del quale i Rivolta eressero il nuovo stabilimento.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, crebbe la richiesta di nuovi mezzi di trasporto e Renzo, attirato fin dalla giovinezza dal mondo dei motori, si dedicò con entusiasmo alla realizzazione di scooter, motociclette e piccole vetture come la famosa Isetta Bubble Car. In questo periodo di evoluzione, il nome dell’Azienda fu accorciato semplicemente in 'Iso'.
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Renzo Rivolta nacque a Desio, un centro della Brianza, a nord di Milano, in una famiglia di industriali, molto rispettata e attiva nella comunità locale.
Nel 1936, Renzo sposò Marion Barberi, proveniente da una famiglia di imprenditori torinesi, conosciuta e stimata per la grande tradizione culturale e artistica. Renzo e Marion condividevano una grande passione per la natura e per le cose belle – secondo loro, bastava sapere dove guardare e dedicarsi alla loro scoperta.
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where I came from?..
.timeline
Il boom economico dopo la Seconda Guerra Mondiale segnò la nascita delle moderne GT. A quei tempi, viaggiare in aereo e in treno non era così veloce ed efficiente come oggi. Quindi le Gran Turismo erano il mezzo ideale per gli imprenditori e i manager che avevano bisogno di spostarsi comodamente e rapidamente sia per lavoro sia per svago.
Il patriarca della ISO, Renzo Rivolta, era il classico utente di Gran Turismo. Ne aveva un’intera collezione, comprese alcune Jaguar e Maserati. Le limitazioni per quanto riguarda la guida su strada e l’inaffidabilità di queste vetture gli procuravano una forte frustrazione e la certezza che anche altri proprietari di GT dovevano provare lo stesso fastidio.
Vedendo l’opportunità di fare di meglio, nei primi anni ’60 la ISO cominciò a produrre GT. Il team di design e sviluppo creò una sofisticata piattaforma più avanzata di qualsiasi altra utilizzata a quei tempi, in grado di offrire una guida confortevole e rilassante e una maneggevolezza e tenuta di strada eccezionali. I problemi meccanici tipici di quel periodo furono superati adottando i potenti motori della Chevrolet Corvette, ottenendo così una vettura dal
design italiano e un cuore tutto americano.
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Il boom economico dopo la Seconda Guerra Mondiale segnò la nascita delle moderne GT. A quei tempi, viaggiare in aereo e in treno non era così veloce ed efficiente come oggi. Quindi le Gran Turismo erano il mezzo ideale per gli imprenditori e i manager che avevano bisogno di spostarsi comodamente e rapidamente sia per lavoro sia per svago.
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..you know my roots!
Realizzata da Zagato come Tributo per celebrare la rinascita di ISO Rivolta, la GTZ rappresenta la perfetta combinazione di design e performance, come le sue progenitrici: le storiche ISO Rivolta GT. La linea sinuosa e la coda rastremata insieme al parabrezza arrotondato e le prese d’aria laterali creano proporzioni eleganti.
La carrozzeria è realizzata in fibra di carbonio per contenere il peso e offrire un design scultoreo senza interruzioni. Il motore V8 Supercharged da 6.2L, con 660cv e 881 nm di coppia, offre tutta la potenza necessaria per scoprire la sportività della GTZ (315 km/h di velocità massima e 0-100 km/h in 3,7 sec).
L’intuitività del telaio garantisce un piacere di guida senza confronti in ogni condizione. Prevista in sole 19 unità, la GTZ permette, a prima vista, di fuggire dall’ordinario e catapultarsi nello straordinario.
Realizzata da Zagato come Tributo per celebrare la rinascita di ISO Rivolta, la GTZ rappresenta la perfetta combinazione di design e performance, come le sue progenitrici: le storiche ISO Rivolta GT. La linea sinuosa e la coda rastremata insieme al parabrezza arrotondato e le prese d’aria laterali creano proporzioni eleganti.
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that's who I am
La ISO Rivolta GTZ rappresenta il Tributo di Zagato al marchio ISO Rivolta, che negli anni '60 e '70 si è ritagliato un posto di rilievo nella storia dell'automobile con le sue vetture GT.
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Energia, Patrimonio, Prestigio, Passione, questi sono i valori fondamentali che Zagato vuole comunicare attraverso il design neoclassico e senza tempo di questa vettura.
Il design “a onda” della fiancata della GTZ è il punto di congiunzione tra il presente e il passato, prendendo ispirazione dalla ISO Rivolta A3, che è stata l’ispirazione per diversi modelli iconici successivi. Ufficialmente si ispira alla A3 "Berlinetta Stradale", scelta, tra gli altri, dal cantante e attore francese Johnny Hallyday.
Stesso cuore potente: un motore V8 americano della Corvette come nell'originale A3. Il V8 Supercharged 6,2 litri permette di essere coerente con la storica partnership tra ISO Rivolta e General Motors. Come iniziò Renzo Rivolta negli anni '60: "Abbiamo scelto i motori V8 General Motors per tutte le nostre vetture GT, perché sono più veloci e non si rompono quando si chiude il cofano".
Attraverso la potenza e il design appassionato, la ISO Rivolta GTZ permette di sfuggire dalla mondanità e di entrare nell'estremo. Il parafango scorrevole, il fastback rastremato, insieme al parabrezza curvo e alle prese d'aria laterali, che estendono il profilo anteriore, creano un'auto perfetta, elegante e proporzionata.