Con la Grifo il marchio ISO Rivolta, intuendo ancora una volta il cambio di rotta nei gusti degli appassionati di auto sportive, riuscì ad inserirsi sul mercato nei tempi giusti.


La ISO Grifo, come anche la ISO Rivolta 300 che l’aveva preceduta, traduceva la volontà di unire lo stile tipico italiano alla potenza del V8 americano, per creare la vettura Gran Turismo per eccellenza. Esposta in versione prototipo al Salone di Torino del 1963, la ISO Grifo sarebbe andata in produzione dal 1965 al 1974.

Con Grifo fu chiara la volontà di ISO Rivolta di competere contro i marchi più prestigiosi dell’automobilismo: Maserati, Ferrari, Aston Martin. Presentata alla stampa specializzata, con una sessione di test drive all’autodromo di Monza nell’agosto del 1965, la vettura fu accolta con giudizi più che lusinghieri e fu vista come una pericolosa sfidante per le marche europee più blasonate, al punto che ISO Rivolta la definì nel comunicato stampa con un entusiastico: “a parere degli esperti, la nostra Grifo L è la macchina più raffinata nel mondo”.

La Grifo era una GT agile e filante, dal look mozzafiato, e al volante risultava assolutamente affidabile. L’autorevole testata inglese Autosport la definì “la migliore due posti”. A livello di produzione, le Grifo sono state prodotte in vari modelli, tra cui una con motore sette litri.

Dopo il suo lancio del 1965, al Salone di Torino dell’Ottobre 1966 fu introdotta la prima versione Targa, della quale ne sono state prodotte solo tredici, mentre le versioni targa della Grifo II saranno solo quattro.


Nel 1968 ISO Rivolta introdusse la Grifo 7 litri, equipaggiata con un motore Chevrolet Tri Power 427 L71, con blocco motore più grande, che richiese delle modifiche nella zona centrale del cofano anteriore, proprio per far alloggiare il voluminoso motore americano, ma che rese la Grifo ancora più iconica. Questa versione raggiungeva i 300 Km/h e aveva una coppia motore di 435 cv a 5.800 giri, valori altissimi per (a) quel tempo.


Con la nascita della seconda serie arrivò ancora un’altra modifica nella parte anteriore, che rese la Grifo ancora più profilata, con la particolarità dei fari retrattili. La Grifo II fu introdotta anche nella versione Targa, mentre l’ultima versione fu la Can Am, con il nuovissimo blocco motore 454. Tutte le Grifo sono estremamente rare sul mercato collezionistico e raggiungono le quotazioni d’asta più alte.